I FALSI
ALTERATI
Le parole alterate sono tutte quelle parole che smettono di
essere primitive (es. scatola) ma diventano, tramite l'aggiunta di un suffisso: diminutivo (scatolina) vezzeggiativo (scatoletta) accrescitivo (scatolone) dispregiativo (scatolaccia). Non c'è una
regola fissa sulle parole alterate ma normalmente non dovrebbero essere
utilizzate, anzi è necessario servirsi spesso degli aggettivi grande, grosso,
piccolo, vile, brutto, cattivo ecc. come fanno altre lingue che mancano o
scarseggiano dei nomi alterati.
Capita spesso che il nome alterato non può formarsi, la parola che ne verrebbe fuori risulterebbe stonata, ridicola o crea equivoco con altre parole. In questo caso parliamo di falsi alterati, sono parole che hanno un suffisso tipo "ino" "etto" "one", ma che non c'entrano niente con la parola da cui sembra provenire, togliendo il suffisso in questione.
Capita spesso che il nome alterato non può formarsi, la parola che ne verrebbe fuori risulterebbe stonata, ridicola o crea equivoco con altre parole. In questo caso parliamo di falsi alterati, sono parole che hanno un suffisso tipo "ino" "etto" "one", ma che non c'entrano niente con la parola da cui sembra provenire, togliendo il suffisso in questione.
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