venerdì 10 marzo 2017

Falsi alterati

Per chi non ha finito in classe:

I FALSI ALTERATI

Le parole alterate sono tutte quelle parole che smettono di essere primitive (es. scatola) ma diventano, tramite l'aggiunta di un suffisso: diminutivo (scatolina) vezzeggiativo (scatoletta) accrescitivo (scatolone) dispregiativo (scatolaccia). Non c'è una regola fissa sulle parole alterate ma normalmente non dovrebbero essere utilizzate, anzi è necessario servirsi spesso degli aggettivi grande, grosso, piccolo, vile, brutto, cattivo ecc. come fanno altre lingue che mancano o scarseggiano dei nomi alterati.

Capita spesso che il nome alterato non può formarsi, la parola che ne verrebbe fuori risulterebbe stonata, ridicola o crea equivoco con altre parole. In questo caso parliamo di falsi alterati, sono parole che hanno un suffisso tipo "ino" "etto" "one", ma che non c'entrano niente con la parola da cui sembra provenire, togliendo il suffisso in questione.

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